Quando la soluzione è il problema Sotto un lampione c'è un ubriaco che sta cercando qualcosa. Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa ha perduto. "La mia chiave" gli risponde l'uomo, e si mettono a cercare tutti e due. Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto gli chiede se è proprio sicuro di averla persa lì. L'altro risponde: "No, non qui, là dietro, solo che là è troppo buio." P. Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici, 1997 |
Dott.ssa Antonella Bruno
Psicologa - Psicoterapeuta
n° 14813 Ordine Psicologi Lazio
Psicologa clinica, laureata presso l’Università “ La Sapienza” di Roma e Psicoterapeuta, specializzata in Psicoterapia sistemico-relazionale e familiare presso l'Istituto Random di Roma, sede del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale.
Da anni mi occupo della prevenzione e della cura del disagio individuale, di coppia e
familiare attraverso percorsi di Psicoterapia individuale, Psicoterapia di coppia, Psicoterapia familiare e Parent Training. Inoltre ho maturato esperienza clinica e mi sono occupata di Interventi specialistici integrati per i Disagi e i Disturbi
dei Bambini e dell'Età Evolutiva: Disturbo Autistico, Ritardo mentale e Disturbo da Deficit dell'Attenzione e del Comportamento.
L'approccio teorico e di intervento di matrice sistemico-relazionale e familiare porta a pensare ad una terapia familiare; di fatto non è così o non è solo così: il sintomo di un
paziente, se collocato nel contesto in cui si manifesta (famiglia, scuola, lavoro, etc.), acquista un significato che va oltre la diagnosi ed la sofferenza individuale.
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L'ansia è come un cavallo a dondolo: sei sempre in movimento, ma non avanzi di un passo. Chi non ha mai provato almeno una volta nella vita l'ansia? Una telefonata che nn arriva, affrontare una prova d'esame, accettare un incarico lavorativo ... confrontarsi con il capo o con un genitore o un figlio, un fidanzato ... Una situazione nuova o semplicemente un'incessante routine ecco che ad un certo punto,quando meno te l'aspetti, scatta la tachicardia, l'angoscia di non farcela, l'insonnia, il panico e si resta immobili (continua...)
Un tempo si parlava di scontro generazionale, un divario incolmabile tra genitori e figli perché dettato da un'età diversa, esperienze diverse e soprattutto ruoli diversi. Un tempo non ci si chiedeva se fosse giusto o sbagliato proibire un gioco ad un bambino o un'uscita ad un adolescente. Si faceva e basta. Un tempo si accettavano le regole genitoriali con una protesta più o meno velata...Insomma si viveva in un clima di proibizionismo (continua...)
Pesante questo titolo...
Non le piace?
Non mi piace "sopravvissuta" e nemmeno "sopravvivente", un termine in voga oggi ... Per alcuni sopravvivere e' un segno di forza, per me significa solo sottolineare che c'è stata una malattia....
Ma di fatto c'è stata. Preferirebbe far finta di niente?.
Come dicono gli psicologi, "negazione".. No, preferirei che non ci fosse stata... E'come identificare la persona con la malattia..(continua...)
Non sono pochi gli esempi che ci circondano e che ci pongono domande su come una coppia in disaccordo riesca a stare insieme, su come faccia a condividere il pranzo, la cena, la camera da letto... cos'è che non funziona? o è il caso di chiedersi cos'è che, nonostante le discordie, fa persistere il legame? quante volte capita di sentire frasi del tipo "se potessi lascerei tutto... se potessi (continua...)
Ai tempi del coronavirus - affermazione di per se' apocalittica e accattivante al giorno d'oggi - qual e' il vero problema? Perlomeno il problema di chi non e' in prima linea...
Apparentemente ci si confronta con barriere architettoniche democratiche, con restrizioni relazionali e contemporaneamente pro-sociali, divieti comportamentali governativi e "auto"-rizzazioni di comprovate (continua...)
Negli ultimi anni si è data particolare attenzione ai bambini diagnosticati come affetti da autismo o da disturbi generalizzati di sviluppo.In realtà non si sa bene cosa sia l'autismo e non si conosce una cura medica, anche se l'insegnamento e l'istruzione hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo dei bambini autistici. (continua...)
La Psicoterapia individuale è un percorso che coinvolge la singola persona in un setting di ascolto e cura da parte del terapeuta.
La richiesta di aiuto può nascere da un evento traumatico (lutti, malattie, separazioni, licenziamenti..) e/o da una situazione di disagio più generale, a volte di difficile
identificazione.
Il malessere riportato spesso si manifesta con vissuti ansiosi, depressivi, di
dissociazione, confusione e disorientamento che possono ripercuotersi su una o più
aree della propria vita affettiva, sessuale, familiare, professionale, sociale.
Un percorso individuale porta la persona ad una maggiore consapevolezza dei propri
vissuti emotivi e copioni relazionali, dando un significato e una cornice diversa alla
sofferenza portata e ricercando nuove mappe e strategie più sintoniche al se' e
funzionali ad un cambiamento.
In un buon rapporto di coppia esistono essenzialmente quattro tipi di amore: l'amore infantile : Amo
me. Lo stadio successivo: Amo il me in te. L'amore adolescenziale: Ti amo perché mi piace il tuo modo di ballare… e infine lo stadio adulto dell'amore: Mi piace la tua passione per il ballo. L'amore maturo è la capacità di provare piacere per il piacere che prova l'altra persona (Jay Haley, 1987).
La Psicoterapia di coppia è un percorso che attraversa le varie fasi della coppia, un processo a ritroso che a partire dalla crisi ripercorre i motivi dell'incontro, dell'innamoramento, dell'illusione e della delusione delle aspettative... fino alla richiesta di aiuto. Un processo che mira a comprendere
sé e l'altro, i motivi della distanza e della disarmonia.
Le persone possono scegliere di "restare così come si è", seppur nella consapevolezza del disagio,
oppure farsi accompagnare dal terapeuta a co-costruire nuovi copioni relazionali verso "una nuova
armonia di coppia" o a "separarsi come coppia e dalla coppia", laddove non ci siano più i
presupposti affettivi, comunicativi, sessuali per continuare ad esserlo.
La Psicoterapia familiare è un percorso che coinvolge tutti i membri della famiglia.
A volte la richiesta di aiuto è dettata dall'emergenza di una sintomatologia
conclamata di uno dei componenti, come Disturbi del neurosviluppo, Disturbi
depressivi, Disturbi d’ansia, Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, Disturbi
del comportamento, Disturbi correlati a sostanze..
Altre volte si richiede un intervento per situazioni meno chiare e esplicite, ma che
creano ugualmente disagio e disarmonia nella convivenza familiare.
In tal senso l'intervento familiare mira a ripercorrere le tappe più o meno evolutive
(convivenza, arrivo e crescita dei figli, invecchiamento, licenziamenti, malattie, lutti,
separazioni..) e i vissuti emotivi che hanno creato eventuali blocchi e turbolenze
familiari in vista di nuovi equilibri più funzionali.
E' possibile intraprendere un percorso di Psicoterapia individuale, di coppia e
familiare anche on line, in modo da agevolare la richiesta di aiuto se impossibilitati a
raggiungere la sede per distanza territoriale o per altre necessità (gravidanza,
situazioni cliniche particolari, etc..).
Durante la seduta è consigliabile scegliere una collocazione sufficientemente protetta
da eventuali interferenze esterne.
E' un intervento psicoterapeutico sul bambino e sull'adolescente mediato attraverso il
rapporto di consulenza e di sostegno ai genitori.
Si pone l'accento non solo su strategie educative efficaci ma in particolare sulle
difficoltà emotive e comunicative incontrate dai genitori nella relazione con il proprio
figlio.
E' un percorso che mira a prendersi cura dei propri figli prendendosi cura di sé come
genitori, genitori che hanno diritto a sbagliare, proprio perchè hanno il dovere di
educare e figli che hanno diritto di crescere e passare attraverso alcune tappe
evolutive, a volte critiche e problematiche.